Canali Minisiti ECM

Sviluppato un test che distingue le infezioni batteriche dalle virali

Medicina Interna Redazione DottNet | 14/11/2018 12:22

Obiettivo è contrastare l'abuso di antibiotici e antibiotico-resistenza

Distinguere rapidamente un'infezione virale da un'infezione batterica offrendo al medico la risposta sul trattamento corretto e adeguato da somministrare al paziente. Questa la novità rappresentata da un nuovo test che consente di stabilire, attraverso la risposta del sistema immunitario all'infezione, se necessario ricorrere all'uso di antibiotici. Obiettivo è quello di contrastare il loro abuso e limitare il conseguente fenomeno dell'antibiotico-resistenza. A lavorare al progetto, nato dall'idea di una start-up israeliana, sono Germania, Olanda, Svizzera e Italia. Rappresentante del nostro Paese è Susanna Esposito, Presidente WAidid e Ordinario di Pediatria all'Università degli Studi di Perugia, che proprio in occasione della World Antibiotic Awarness Week (12-18 novembre) si è riunita ad Haifa, in Israele, con alcuni tra i maggiori esperti di infettivologia pediatrica per sviluppare ulteriormente l'innovativo test così da renderlo disponibile nella diagnosi rapida.

Il test, che studia la risposta immunitaria alle infezioni, misura le concentrazioni nel sangue di tre proteine che aumentano o diminuiscono in risposta a batteri o virus ed è stato sviluppato grazie a finanziamenti della Comunità Europea nel programma Horizon 2020. Il test è stato inoltre convalidato da studi clinici, con la partecipazione per l'Italia della Clinica Pediatrica e della Struttura di Microbiologia dell'Università degli Studi di Perugia. È stato di recente approvato per uso clinico nella UE, in Svizzera e in Israele. Sono circa 700.000 i casi di infezioni antibiotico-resistenti registrati in Europa nel 2015, a cui sono attribuibili oltre 33.000 decessi. Stime che corrispondono a un'incidenza di 131 casi di infezione antibiotico-resistente per 100 mila abitanti e a 6,44 decessi per 100 mila abitanti1. Solo nel nostro Paese sono circa 10.000 i decessi correlati all'antibiotico-resistenza, un terzo di tutti i decessi legati a questo fenomeno a livello europeo.   Il test potrà trovare applicazione non solo nei reparti ospedalieri ma anche nelle strutture di Pronto Soccorso e negli ambulatori.

pubblicità

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Gianni Rezza: "Il piano pandemico aggiornato c'è, ma va approvato e ben finanziato". Il punto sulla trasmissione da uomo a uomo

Panel di esperti coinvolti nella stesura del documento: Vincenzo Baldo, Paolo Castiglia, Rosita Cipriani, Giovanni Gabutti, Sandro Giuffrida, Laura Sticchi, Maria Grazia Zuccali

Gli scienziati: "Dall'analisi del genoma non è possibile escludere l'origine umana"

"Finora non ci sono segni di adattamento all’uomo ma serve sorveglianza”. E invita a consumare latte pastorizzato

Ti potrebbero interessare

Lancet, con il cambiamento climatico a rischio progressi per la salute

Uno studio italiano condotto su 18.000 persone ha dimostrato che la presenza di bassi livelli di albumina è associata alla mortalità per cancro e malattie cardiovascolari negli individui di età pari o superiore ai 65 anni

Variante forse legata al funzionamento dell'ipotalamo

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

Ultime News

Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali

Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni

Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione

Fino al 19 maggio AIC promuove la Settimana Nazionale della Celiachia per informare, sensibilizzare e offrire sostegno ai malati e ai loro familiari